Peter Gabriel: "Dove siamo?"
Carlo Massarini: "Ehm ... è difficile spiegarti ..."
Come da tradizione, anche quest'anno partecipiamo al magico gioco dei ricordi sanremesi. Questa volta andremo a scavare tra le comparsate internazionali che sono rimaste nella nostra memoria catodica e che ivi sono salvate indelebilmente. In lingua inglese la parola "alien" sta sia per straniero che per extraterrestre. Ecco, noi vogliamo mostrarvi gli "alieni" sbarcati a Sanremo!
Prima di iniziare, una breve introduzione: noi andiamo ad analizzare la annate gloriose sanremesi, quelle che vanno dal 1978 (l'inizio della coraggiosa sperimentazione trash/bizzarra che prorompe dal basso) al 1996 (la normalizzazione e l'imposizione del "politically correct") anche se questa volta ci siamo spinti fino al 1997, e poi capirete perché.
Tutto ok? Siete pronti? E allora vai con la sigla!!!
E come sempre, presenta l'Imperatore di Sanremo ... Ecco a voi ...
PIPPO BAUDO (e la valletta la facciamo sempre e solo noi!)
1978 GRACE JONES
Iniziamo col botto! Anzi, vogliamo esagerare, due botti. Ad un allarme bomba che si rivelerà per fortuna infondato (con necessaria evacuazione del teatro Ariston a due ore dallo spettacolo), segue invece l'ordigno vero e proprio! La pantera nera GRACE JONES ruba la scena a tutti, con una esibizione di gran classe e insieme inconsueta. (S)vestita da suora sexy, nero su nero, canta e lancia al pubblico dei fiori (che dovevano servire invece a mascherarne il playback), per poi accasciarsi in terra lascivamente, scosciata e totalmente smutandata! SUPERBA!
1979 KATE BUSH
Inserita a sorpresa tra Pippo Franco e Gigi Proietti, l'ospite che non ti aspetti. Una KATE BUSH al massimo della forma, ipnotizza la platea del Galà delle Nazioni (l'esibizione internazionale parallela al Festival) citando film horror, circondata da mani e braccia misteriose che la prendono, la rivoltano e la fanno svolazzare! Il playback sfruttato totalmente per propri fini scenici. Guardatela, ve ne preghiamo, perché è assolutamente straordinaria! AMMALIANTE!
1982 KISS
Utilizzando chiaramente una registrazione, malcelata da collegamento via satellite, il festival del 1982 viene interrotto a sorpresa per portare tutta la platea direttamente allo Studio 54 di New York. Una stralunata Gianna Morello ha l'assurdo compito di recapitare ai KISS il Telegatto di Sorrisi e Canzoni TV! Il gruppo glam-rock, ridotto momentaneamente a soli tre elementi, ammicca e slinguazza le telecamere, esibendo tutti i numeri del loro repertorio, sfoggiando un improbabile italiano/ammerrigano, per poi regalare brandelli di un loro concerto. Noi abbiamo la registrazione completa, ma su Youtube ci è risultato impossibile caricarla, causa problemi di royalties. Accontentatevi del ridotto video che siamo riusciti a recuperare. LASCIVI!
1983 PETER GABRIEL
Sciocca la Scimmia! E PETER GABRIEL è riuscito davvero a scioccare tutto e tutti! Scimmia tra le scimmie, prima gioca all'interno della gabbia-palco, e poi si lancia come un moderno Tarzan nella giungla sanremese, volteggiando su una liana e calpestando i presenti, creando panico sia al pubblico che alla regia, totalmente impreparata all'evento. E infine il colpo di teatro imprevisto: una schienata dolorosissima che costringe l'artista a una veloce corsa verso i camerini. Qualcuno pare gli abbia lanciato davvero qualcosa, proprio come a uno scimpanzé, non capendo la sottile ironia dell'esibizione. Le scimmie siamo noi, siamo sempre stati noi ... SCIOCCANTE!
E per rincarare la dose, GABRIEL registra anche un video per MISTER FANTASY, dal titolo inequivocabile: E.T. ESTRANEO TOTALE.
PETER truccato da scimmia si aggira stralunato nel backstage sanremese, tra dialoghi e situazioni al limite del nonsense. Brandelli di festival si mischiano alle espressioni stralunate dell'artista, "alieno in terra aliena". Guardatelo perché a suo modo è davvero un piccolo capolavoro di tv surreale, che per la prima volta prova va riflettere su se stessa, sui suoi meccanismi, molto prima di Blob. E poi non vi pare che abbia chiaramente ispirato il Celentano di Bingo Bongo? O addirittura che sia stato il Molleggiato ad ispirare GABRIEL? Il mistero rimane ...
1984 CULTURE CLUB
Gli ospiti di punta del 1984 sono senza dubbio i Queen, ma è il cantante dei CULTURE CLUB a rimanere per sempre impresso nella nostra memoria. E' smaccatamente efebico, ha una voce sensuale, ha movenze elegantissime. E presenta un brano di una classe incredibile. Da quella sera in poi essere un "femminiello" per gli adolescenti italiani non è più un problema, anzi, trovano in BOY GEORGE un appiglio fortissimo per esplicitare la loro orgogliosa natura. Quando Sanremo era molto ma molto più avanti della società italiana, e nessuno se ne rendeva davvero conto. SOVVERSIVO!
1985 DURAN DURAN
L'esibizione simbolo degli anni 80 sanremesi, e forse degli anni 80 della intera nazione.
I DURAN DURAN belli e impossibili conquistano il palco di Sanremo e sanciscono la piena maturazione degli anni dell'edonismo e del riflusso, fatti di new romantic, paninari, yuppies, darkettoni, tardo punk, tamarri, etc. etc. tutti insieme appassionatamente. Pippo Baudo che mostra con orgoglio il piede ingessato di Simon Le Bon è un momento culmine di un intero processo di trasformazione della nostra società . E poi le scene di isteria collettiva che accompagnano la band sono cose che non avvenivano dai tempi dei Beatles. Che poi quei piccoli fan dell'epoca, giovani "wild boys", siano ora integrati in una società normalizzata o peggio ancora sfruttati dalla stessa, è un processo che per quanto prevedibile ci risulta ancora molto doloroso. Proprio come il dolore che provava al piede Simon quella era a Sanremo. SELVAGGI!
1985 FRANKYE GOES TO HOLLYWOOD
La dolcezza che non ti aspetti. Tutti attendevano con fervore la band inglese, memori del video scabroso che accompagnava il loro brano di punta, Relax. E invece a sorpresa, Holly Johnson e soci sfoderano un brando di una dolcezza assoluta, ammaliando e seducendo l'intero parterre. Cinque minuti di grazia destinati alla storia. Holly si ricorda anche di Grace Jones riempiendo di fiori le prima file, snobbando l'inutile microfono, muovendosi lentamente e lasciandosi scorrere addosso il brano. E' l'ideale sintesi finale tra la melodia italiana e la nuova musica straniera, perfettamente incastonabile nello scacchiere sanremese. Pippo Baudo lo sapeva benissimo. SOAVI!
1986 FALCO
La lingua tedesca irrompe prepotentemente a Sanremo grazie a un eccentrico artista austriaco dalle movenze felpate e che cita apertamente Mozart. Il brano è destinato a lasciare una profonda traccia non solo a Sanremo ma sopratutto a livello mondiale, oggetto di infinite future rielaborazioni, parodie e citazioni da riempire una intera paginona di wikipedia! Paradossalmente questa performance sanremese di Falco, vera superstar per l'epoca, è di difficile rintracciabilità tanto da esser presente in rete solo a brandelli, e mai nella sua interezza. Se qualche lettore dovesse possedere la registrazione integrale è pregato di contattarci. Noi coi nostri potenti mezzi non siamo riusciti a cavare il Falco dal buco! NEOCLASSICO!
1987 THE SMITHS
E' l'anno del Palarock, immensa tensostruttura abbastanza lontana dal Teatro Ariston, sia a livello di spazio ma sopratutto a livello artistico. Se la competizione principale gioca abbastanza in retroguardia, qui invece fioccano le chicche! Un parterre di ospiti di rilievo assoluto, una vera compilation di pop occidentale contemporaneo. Su tutti svettano gli SMITHS, che sebbene umiliati da un playback per loro inconcepibile, sfoggiano una performance assolutamente memorabile, impreziosita da sottotitoli chiaramente imposti da un estasiato Carlo Massarini, il Pippo Baudo del Palarock. STORICI!
E come fatto con Peter Gabriel, anche gli SMITHS registrano un piccolo documentario, impreziosito da due fantastiche interviste a MORRISSEY e MARR: il primo confessa il suo amore per Rita Pavone, il secondo la butta sul politico e fa il serioso. Forse abbiamo capito come mai non sono riusciti ad andare d'accordo ... ;-)
1997 DAVID BOWIE
Uno sardonico Mike Bongiorno fa da apripista all'unica esibizione di BOWIE a Sanremo. David è in fissa con la musica jungle e per i suoni aspri e duri che sta sperimentando con i Nine Inch Nails. Per la sua ospitata pretende di esibirsi a inizio trasmissione, in modo da non confondersi con il calderone sonoro della manifestazione (è l'anno dei Jalisse per intenderci). A fine esibizione non accenna un saluto al presentatore, che allarga le braccia profondamente incazzato. Lo stesso pubblico è impreparato, alcuni non hanno ancora preso posto (si notano molte poltrone ancora vuote), non ci si aspettava una botta così forte ad inizio serata, e si applaude mestamente. Una esibizione strana e surreale, come la carriera stessa di BOWIE, piena di svolte e scelte non sempre comprensibili, ma sempre affascinanti. ARISTOCRATICO!
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